LELE LUZZATI

Luzzati nasce a Genova nel 1921 e nel 1940 è costretto ad abbandonare la sua città a causa delle leggi razziali. Si rifugia a Losanna, dove studia e si diploma all’Ecole des Beaux Arts. Nel 1945, con la fine della guerra e la caduta del fascismo torna in Italia dove ripropone a Genova al Teatro Augustus e a Milano al Teatro Litta il suo primo allestimento svizzero. Due anni dopo, su testo di Fersen, va in scena Lea Lebowitz con maschere, scene e costumi. Lo spettacolo ottiene ampi riconoscimenti che gli schiudono le porte del teatro ufficiale. Nel 1950 Gassman lo chiama per disegnare le maschere e i costumi per il Peer Gynt di Ibsen; nove anni più tardi con Il Cordovano di Goffredo Petrassi realizza la prima opera per il Teatro della Scala di Milano. Nel 1960 collabora con Aldo Trionfo alla Borsa di Arlecchino, dove conosce Paolo Poli, Claudia Lawrence, Marco Parodi e Giancarlo Bignardi. Nel 1961 fonda insieme a Franco Enriquez, Glauco Mauri e Valeria Moriconi la Compagnia dei Quattro, il cui primo spettacolo fu Il rinoceronte di Eugène Ionesco. Mentre con il Don Giovanni involontario firma la sua prima scena per Gianfranco De Bosio. Deal 1960 inizia i suoi primi lavori per il nascente Teatro Ragazzi, attività che continuerà per tutta la vita, realizzando e firmando una settantina di scenografie per spettacoli diventati “mitici”, su testi suoi e tra gli altri di Gianni Rodari e Tonino Conte. Ricordiamo alcuni dei titoli più noti della sua vastissima produzione: La tarantella di Pulcinella, I tra grassoni, Gilgamesh, Odissea, Pinocchio, Lo schiaccianoci, La Gazza ladra e Pierino e il lupo. Molti di questi spettacoli saranno portati sulle scene dal Teatro della Tosse, da lui fondato a Genova nel 1976 con Tonino Conte e Aldo Trionfo.


Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia nella sezione Grafica Sperimentale. Dal 1981 al 1984 una sua mostra, intitolata Il sipario magico di Emanuele Luzzati, allestita dall’Università di Roma a cura di Mara Fazio e Silvia Carandini, gira in Italia e all’estero. Nel 1988 illustra Le fiabe scelte dei fratelli Grimm per le Edizioni Olivetti, lasua opera grafica più compiuta. Nel marzo del 1990 si inaugurano a Reggio Emilia, Cavriago, Sant’Ilario e Montecchio quattro sezioni di una grande mostra dedicata all’opera complessiva di Luzzati. Nello stesso anno realizza i bozzetti per le scenografie dello spettacolo teatrale Il coturno e la ciabatta, tratto dal testo di Alberto Savinio per la regia di Paolo Poli. Il sodalizio tra l’artista e il regista si rinnoverà per altri numerosi spettacoli, tra cui La leggenda di San Gregorio (1992–1993), la divertente rilettura de L’asino d’oro tratto da Apuleio (1995-1997) e I Viaggi di Gulliver (1997). Nel 1992 gli viene conferita dall’Università di Genova, sua città, la laurea honoris causa in Architettura. L’anno dopo viene allestita la mostra Emanuele Luzzati Scenografo, presso il Centre Georges Pompidou di Parigi a cura dell’Unione dei Teatri d’Europa. L’evento verrà ripreso poi a Roma, Firenze, Bellinzona, Salonicco, Milano e Genova, dove la mostra viene arricchita con un’ampia sezione dedicata all’illustrazione. Nel 1995 riceve il Premio Ubu per la scenografia del Pinocchio prodotto dal Teatro della Tosse di Genova. Nel 1998 progetta un parco giochi per bambini per il Comune di Santa Margherita Ligure, ispirato al Flauto Magico di Mozart e nella casa natale di Mozart a Salisburgo, viene presentata la mostra I Mozart di Luzzati.


Nel 2000 sono allestite le mostre Emanuele Luzzati. Viaggio nel Mondo Ebraico al Palazzo della Triennale di Milano e Luzzati-Rodari al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nello stesso anno con la mostra I Mozart di Luzzati, viene inaugurato a Genova il suo museo permanente a Porta Siberia (Area Porto Antico). È nominato dal Presidente Ciampi “Grande Ufficiale della Repubblica”. Nel 2002 crea le scene per Il Flauto Magico di Mozart allestito al Teatro dell’Opera di Genova. Nel 2006 realizza la scenografia di Hansel e Gretel di Humperdinck per l’Opera Theatre di Saint Louis. Nel corso della sua carriera ha realizzato più di cinquecento scenografie per Prosa, Lirica e Danza nei principali teatri italiani e stranieri, illustrato e scritto diversi libri dedicati all’infanzia, eseguito svariati pannelli, sbalzi ed arazzi. Da ricordare le sue collaborazioni con il London Festival Ballet, con il Glyndebourne Festival, con la Chicago Opera House e con la Staatsoper di Vienna. Ha ottenuto anche due nomination all’Oscar per i suoi film d’animazione La gazza ladra e Pulcinella. Assurto a fama internazionale come scenografo e illustratore, Emanuele Luzzati è stato maestro in ogni campo dell’arte applicata. E pur senza essere burattinaio o marionettista Luzzati ha influenzato il Teatro d’Animazione italiano con la sua arte figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di burattini, di scene, di costumi.

Fanno ormai parte della storia e del patrimonio del Teatro d’Animazione i tanti spettacoli messi in scena con figure realizzate sui suoi disegni: dagli splendidi lavori di teatro d’ombre del Teatro Gioco Vita di Piacenza, agli spettacoli di burattini di Bruno Cereseto del Teatro della Tosse di Genova, ai lavori con Pulcinella di Paolo Comentale della Casa di Pulcinella di Bari. La ricchezza del suo mondo fantastico, l’immediatezza ed espressività del suo stile personalissimo, ne hanno fatto uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo. Muore a Genova il 26 gennaio 2007, a 86 anni, nella casa dove ha abitato tutta la vita.