ORTOTEATRO presenta

Manifesto Hansel e Gretel PICCOLO
 

HANSEL E GRETEL FRATELLI DI CUORE

spettacolo con pupazzi, burattini e attori.

con Federica Guerra

musiche originali: Fabio Mazza

pupazzi: Ada Mirabassi

scenografia: Paolo Pezzutti

disegni di scena: Andrea Venerus

costumi: Lucia Peressin

light design e programmazione QLab Alberto Biasutti

e con le voci di  Davide Venerus, Marta Zomero, Clio Campagnola, Federica Guerra, Fabio Mazza, Paolo Pezzutti, Fabio Scaramucci, Roberta Tossutto.

Testo e regia: Fabio Scaramucci

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C’erano una volta due fratelli. Uno alto così (più alto) e uno alto così (più basso). Quello alto così (più alto) era una femmina e si chiamava Gretel. Quello alto così (più basso) era un maschio e si chiamava Hansel.
Hansel, che era il più piccolo, aveva paura dei grandi. Ogni volta che ne vedeva uno, le gambe gli tremavano, così!
Ma Gretel, che era grande così e dei grandi non aveva paura, lo difendeva sempre dicendo: Lascia stare mio fratello!
Gretel, invece, anche se era grande così, aveva paura dei ragni. Quando ne vedeva uno gridava: Aiuto! Un ragno!
Ma Hansel, che dei ragni non aveva paura, lo prendeva in mano dicendo: non preoccuparti Gretel, adesso questo ragnetto lo porto fuori.

E Gretel faceva un grande sorriso.
Insomma: Hansel e Gretel si volevano molto bene, e quando stavano insieme si sentivano così forti che nessuno avrebbe potuto far loro del male.

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 Così inizia la nostra storia.

Lo spettacolo prende spunto dal lavoro di un anno con insegnanti e bambini sul “dare un nome alle emozioni, dare un nome ai sentimenti”.

Ed ecco due bambini che conoscono l’importanza del condividere.

Ecco una mamma (non matrigna), che vuole bene con tutto il cuore ai suoi due figli.

E che, come tutte le persone del mondo, vive la gioia e la felicità, ma anche la malinconia e, a volte, quando la fanno proprio spazientire, la rabbia di un momento.

Siccome “è difficile fare il bambino della propria mamma”, Hansel e Gretel partono per un’avventura nel bosco, dove incontreranno alberi parlanti, animali affamati di briciole, fate e folletti.

E, naturalmente, la perfida strega Rosicchia.

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 Il testo di Fabio Scaramucci HANSEL E GRETEL FRATELLI DI CUORE, ripercorre la fiaba classica dei Fratelli Grimm, in una nuova veste che non toglie il fascino antico di una fra le storie più amate dai bambini di ieri e di oggi.

Gli splendidi pupazzi in gommapiuma realizzati da Ada Mirabassi, la Casa/Baracca ideata da Paolo Pezzutti, che diventa rifugio e dolce attrattiva, e le musiche composte con rara sensibilità da Fabio Mazza, rendono questo spettacolo godibile da ogni tipo di pubblico.

Federica Guerra, sola in scena, come nella tradizione dei vecchi burattinai e contastorie, dà vita a tutti i personaggi di questa bella storia…

…Storia per ridere, storia per avere paura, storia per crescere, storia che fa battere il cuore.

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 HANNO SCRITTO:

IL GAZZETTINO 28 dicembre 2010

Hansel e Gretel contemporanei alle prese con la fame di attenzioni

PORDENONE – Ottimo debutto per il nuovo spettacolo per ragazzi targato Ortoteatro, un “Hansel e Gretel fratelli di cuore” rivisitato in modo fresco e convincente, avvalendosi del lavoro di un anno nella scuola materna Rodari fatto da Fabio Scaramucci (regista e autore dei testi) assieme a bambini, insegnanti e genitori. Ne è nata un’interpretazione moderna, interessante da diversi punti di vista. Se non siamo più nel Medio Evo, quando scarsità di cibo e fame facevano dell’infanticidio una pratica comune (motivo per il quale nella fiaba originaria i genitori decidono di abbandonare i due fratellini nel bosco), il problema ora è all’opposto: i bimbi sono ben nutriti e ben curati, ma i genitori hanno poco tempo di occuparsi di loro. E non è solo la «caccia al cibo» che li tiene occupati e magari li innervosisce, ma anche tutte le incombenze domestiche che spesso per le donne diventano un problema da gestire. Ecco dunque spiegato perché le mamme sono a volte, stanche, nervose o tristi. A loro ha dato amabilmente corpo e voce Federica Guerra, nei panni di una mamma sempre di corsa tra lavoro, cura dei figli e della casa, una simpatica casetta/baracca per burattini realizzata da Paolo Pezzutti. Hansel e Gretel sono due pupazzi, ma le loro voci sono di due bambini veri e anche molto bravi: Marta Zonero e Davide Venerus. Coinvolgenti ed efficaci le musiche composte da Fabio Mazza, che aiutano a dare un bel ritmo. La parte centrale della storia resta quella originale della prova iniziatica dei bambini persi nel bosco con momenti anche poetici e suggestivi come con gli alberi parlanti. La riconciliazione finale invita alla comprensione reciproca.

      Clelia Delponte

elpequenoespectador.wordpress.com

Una storia come altre dei fratelli Grimm con diversi passaggi scabrosi: l’abbandono da parte dei genitori, l’angoscia di ritrovarsi da soli nel bosco, la strega che vuole mangiarsi i bambini. Più di un elemento per temere che lo spettacolo se mal rappresentato possa trasformare la nostra tranquilla domenica con i bambini( di 5 e 2 anni) in tragedia.

Immagino uno spettacolo lento con forme rappresentative a cui i nostri bambini non sono certamente abituati, e fino a che lo spettacolo non inizia c’è sempre il timore di imbattersi in qualcosa di raffazzonato.

Mi sbaglio.

Ci attende un semplice teatrino dei burattini sul palco del Teatro Aldo Rossi di Borgoricco, un piccolo grazioso teatro, con tanto di loggette, dove l’atmosfera diventa subito familiare. I bambini sono fatti accomodare sulle prime file così da potersi gustare pienamente lo spettacolo.

Hansel e Gretel. Si tratta di uno spettacolo lievemente rivisitato con burattini, pupazzi ed un’unica attrice. Lo spettacolo inizia, con pochissimo ritardo, ed è un susseguirsi di cambi di scena. Iniziamo con la mamma di Hansel e Gretel che si racconta in un monologo intimo ai nostri bambini svelando loro le difficoltà segrete dell’essere mamma. I monologhi cedono il passo a delle meravigliose marotte così belle da sembrare vere, soprattutto per un bambino.

Luna, stelle, alberi e uccellini tridimensionali renderanno suggestiva la rappresentazione che sarà ritmata anche da qualche semplice canzone.

Allo stesso modo tenui luci  illuminano il palco e accompagnano con garbo la storia rendendo il buio e la luce ed enfatizzando i momenti clou.

Lo spettacolo è pensato per bambini dai 3 agli 11 anni ma insolitamente viene rappresentata la prospettiva di un adulto.

Così anche la più dolce delle mamme, profondamente innamorata dei suoi bambini, oberata e stressata dagli impegni della vita di tutti i giorni diventa un po’ strega assediata da temibili mostri (e lava e stira e cucina).

E’ davvero un viaggio sereno attraverso quelle emozioni e quei sentimenti che a volte spaventano tanto bambini e genitori. La paura, l’angoscia il male finiscono nel forno ed il lieto fine salva le sorti della nostra domenica.

Al termine dello spettacolo i bambini sono tranquilli, rilassati, soddisfatti e almeno per qualche giorno Hansel e Gretel ci accompagneranno nei loro giochi.

Valentina Vittadello

Durata: circa un’ora.

Esigenze tecniche: spazio possibilmente oscurabile, minimo 4x4x3, attacco 220V. Montaggio 2 ore, smontaggio 1 ora. Scarico adiacente al luogo dello spettacolo.

Manifesto Hansel e Gretel