Il titolo della mostra trasmette in maniera concreta e concisa quello che vogliamo mostrare al mondo. Come dice il preambolo del nostro statuto «UNIMA è una Organizzazione Non Governativa che riunisce persone di tutto il mondo, che contribuiscono allo sviluppo dell’arte del burattino e lo impiegano al fine di promuovere valori umani come la pace e la comprensione reciproca tra popoli, indipendentemente da razza, convinzioni politiche o religiose, rispettando i diritti umani, così come definiti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948».

La nostra associazione, composta da più di 7000 membri, ferventi difensori della marionetta e dei valori umani che questa incarna, ha come obiettivo promuovere l’arte della marionetta. L’esposizione mostra il grande ruolo che svolge UNIMA nel mondo della marionetta, ruolo che continua a svolgere partecipando allo sviluppo di questo strumento, nella formazione di nuovi marionettisti, preservando allo stesso tempo la tradizione e la diffusione dell’arte della marionetta da un continente all’altro.

Si ritiene che sia l’associazione teatrale più antica della storia. UNIMA gioca un ruolo importante e fondamentale, poiché riunisce marionettisti di tutto il mondo. La mostra rivela i numerosi paesi nei quali UNIMA ha dei centri nazionali, che permettono di conservare le marionette di numerose culture e che consentono di aiutare marionettisti e artisti locali a raggiungere i propri obiettivi.

Inoltre, con questa mostra, UNIMA rende omaggio alle importanti persone che difesero le marionette e contribuirono alla creazione di un futuro comune per tutti. Noi, quali successori dei fondatori, continuiamo a portare la torcia come nei Giochi Olimpici. E per questo non possiamo lasciare che la fiamma si spenga. Dobbiamo tenerla accesa per le prossime generazioni e per mantenere le emozioni intatte, poiché questa arte ancestrale possa rimanere viva e continui a svilupparsi per molti anni ancora.

Lunga vita alla marionetta, lunga vita ai marionettisti, lunga vita a UNIMA!

90 anni nell’universo della marionetta: dal passato al futuro, dall’Europa al mondo

La mostra People & Puppets è stata concepita come una festa di compleanno che invita a ripercorrere la storia dei 90 anni di UNIMA. Si è configurata come uno snodo che esorta a interrogare il presente volgendosi verso il passato e guardando al futuro.

Il titolo della mostra è stato preso a prestito da un saggio di Henryk Jurkowsky pubblicato nel 1979, in occasione del cinquantenario dalla fondazione di UNIMA, quando, in modo simile a quanto avviene oggi, UNIMA andava alla ricerca delle proprie origini cercando risposte alle domande circa le strade da percorrere.

Nel 2019 si è voluto rendere omaggio “alle madri e ai padri di UNIMA”, cioè alle personalità che hanno tessuto le relazioni e le sfide di questo organismo complesso, ognuno e ognuna con idee e strumenti diversi, per raggiungere le finalità che i fondatori si erano proposti sin dai primissimi anni di questa immensa avventura. Si rende omaggio anche a personalità che hanno costituito esse stesse dei punti di riferimento nell’evoluzione, tanto strutturale che artistica, delle arti della marionetta. La storia dell’associazione si dispiega così in un rapporto dialettico tra queste figure di grande spessore e l’evoluzione di un’arte comune.

L’Unione Internazionale della Marionetta (dapprima dei Marionettisti) fu fondata a Praga nel maggio 1929, data del primo Congresso, con lo scopo « di riunire tutti i marionettisti, gli storici e i collezionisti di marionette e tutti gli amici di quest’arte », « favorendo le relazioni tra marionettisti e burattinai di tutti i paesi e di tutte le nazionalità », come recitano gli Statuti firmati al secondo Congresso UNIMA a Parigi, nell’ottobre del 1929.

«Un’organizzazione che riunisce  persone dal mondo intero, che contribuiscono allo sviluppo dell’arte della marionetta, al fine di servire attraverso quest’arte la pace e la mutua comprensione tra i popoli, a prescindere da razza, convinzione politica o religiosa» (Statuti del 1961).

Rileggere oggi e riflettere sulle priorità artistiche e professionali che quelle persone (uomini e qualche donna) si posero, ci rivela il dispiegarsi di una vera e propria “cultura della marionetta”. Nei decenni successivi alla fondazione ogni risorsa umana sarà messa a disposizione per raggiungere gli obiettivi allora chiaramente definiti (uno degli strumenti fu il plurilinguismo, che traduce la volontà di comunicare al di la di ogni frontiera).

La mostra ci invita a considerare la vastità di questa storia, a partire dalla sua ‘pre-istoria’, fino all’epoca segnata dalla caduta del muro di Berlino, che ci conduce dentro alla nostra epoca
contemporanea globalizzata.

Numerose marionette esposte sono state oggetto di doni, divenendo parte integrante di musei e collezioni, talvolta costituendone il punto d’avvio. I doni sono un fil rouge in questa storia: rappresentano i legami tra diverse culture, sono testimonianze di amicizia e della volontà di confronto, segni di omaggio e di ammirazione, di sodalizi tra teatri e compagnie; sono emblemi di apertura e fiducia in un futuro comune.

Perché una mostra? Immergendoci in questa storia apprendiamo che le mostre di marionette sono state sin dal primo Novecento uno strumento della volontà di conoscenza e di dialogo tra diverse culture. Questa idea attraversa tutta la storia dell’Unione: testimonia la necessità e
l’auspicio di difendere e di fare dialogare il patrimonio con il presente. L’ingresso di UNIMA nell’UNESCO come ONG (1960) con l’impegno per l’iscrizione di diverse tradizioni di marionette nel patrimonio immateriale dell’umanità è uno dei segni di questa urgenza; un’urgenza che anima anche questo progetto espositivo. 

I due poli costituiti dal prologo (il logo ‘animato’ che rammenta la storia) e dall’epilogo (una targa intercontinentale che annuncia un caleidoscopio futuribile) sottolineano questa dialettica. L’intero percorso espositivo mette in evidenza l’evoluzione di UNIMA verso la sua attuale dimensione mondiale, intrecciata all’arte della marionetta, che da sempre ha attinto da tradizioni e tecniche venute da altrove.

Cristina Grazioli, dalla presentazione della brochure della mostra, settembre 2019

Logo 1929 Puhonny


Dopo la sua creazione nel luglio del 2019
a Charleville-Mézières, come parte della XXª
edizione del Festival Mondiale del Teatro di
Marionette, questa mostra ha fatto tappa e
viaggerà fino al 2022 in differenti città e paesi:

Prestatori di marionette, immagini e video – Elenco interviste

 

 

Questa mostra è il risultato di una ricerca esaustiva e di molte collaborazioni. Le marionette esposte sono prestiti di musei, centri culturali e collezioni private di tutto il mondo. Senza questi preziosi prestiti, non si sarebbe potuta realizzare questa mostra. Siamo molto grati a tutti quelli che hanno contribuito tanto generosamente.

 

 

Enti

 

 

CEMPER vzw, Zoutwerf, Belgique, Belgium, Belgio

 

 

Central State Academic Puppet Theatre intitolato a Sergey Obraztsov, Moscou, Russie / Moscow, Russia / Mosca, Russia

 

 

Centro cultural de la Cooperación Floreal Gorini (Antoaneta Nikolova Madjarova, Co Direttrice del dipartimento di arte), Buenos Aires, Argentine / Argentina

 

 

Darpana Academy of Performing Arts, Ahmedabad, Inde / India

 

 

Divadlo Drak a Mezinárodní institut figurálního divadla / DRAK Theatre and the International Institute of Figurative Theatre o.p.s (public service company), République Tchèque / Czech Republic / Repubblica Ceca

 

 

EGEAC – Empresa de Gestão de Equipamentos e Animação Cultural, Museu da Marioneta, Lisboa, Portugal /Portogallo

 

 

MAM, Musée des Arts de la Marionnette – Gadagne Musées / MAM, Puppetry Museum, Lyon, France / Francia

 

 

Musée de l’Ardenne, Charleville-Mézières, France / Francia

 

 

Musée de la Ville de Bruxelles, Maison du Roi, Bruxelles, Belgique / Brussels, Belgium / Bruxelles, Belgio

 

 

Musée International de la Marionnette, collection Théâtre Royal Peruchet (Famille Jageneau), Bruxelles, Belgique / Brussels, Belgium / Bruxelles, Belgio

 

 

Museo Argentino del Títere (Antonio Eduardo Depiano, Presidente de la Fundación Mane Bernardo – Sara Bianchi), Buenos Aires, Argentine / Argentina

 

 

Muzeum loutkářských kultur v Chrudimi / Chrudim Puppetry Museum, République Tchèque / Czech Republic / Repubblica Ceca

 

 

Muzeum Narodowe w Szczecinie / The National Museum in Szczecin, Pologne / Poland / Polonia

 

 

Petöfi Literary Museum – Hungarian Theatre and Institute, Puppet Department, Budapest, Hongrie / Hungary / Ungheria

 

 

The British Puppet and Model Theatre Guild, Londres, Grande Bretagne / London, Great Britain / Londra, Gran Bretagna

 

 

The Jim Henson Company, Inc , Courtesy of the family of Jim Henson, Los Angeles, États-Unis d’Amérique / United States of America / Stati Uniti d’America

 

 

Teatr Lalek Arlekin, Łódź / The Arlekin Puppet Theatre, Pologne / Poland / Polonia

 

 

Ţăndărică Theatre of Animation / Țăndărică Puppet and Marionette Theatre, Bucarest, Roumanie/ Romania / Romania

 

 

Théâtre Royal de Toone, Bruxelles, Belgique / Belgium / Bruxelles, Belgio

 

 

TOPIC, Centro International del Títere de Tolosa / Tolosa Puppets International Center, Espagne / Spain / Spagna

 

 

Prestatori privati e collezioni private:

 

 

Beatriz Apocalypse, Giramundo Teatro de Bonecos, Belo Horizonte (Bresil / Brazil / Brasile)

 

 

Walid Badr, UNIMA Egypte (UNIMA Egypt) – Les originaux sont situés au National Geographic Society Museum du Caire / The originals are located at the National Geographic Society Museum in Cairo / Gli originali si trovano nel Museo della National Geographic Society al Cairo

 

 

Richard Bradshaw (Australie / Australia /Australia)

 

 

Micheline Legendre succession (Canada / Canada)

 

 

Adelaida Mangani, Grupo de Titiriteros del Teatro San Martín (Argentine / Argentina)

 

 

Michael Meschke (Suède / Sweden / Svezia)

 

 

Ulla Raitahalme Private collection / Colección privada (Finlande / Finland/ Finlandia)

 

 

Wolfgang Siegel (Allemagne / Germany / Germania)

 

 

Massimo Schuster (France – Italie / France – Italy / Francia – Italia)

 

 

Menia Spatharis, Spathario Museum of Shadow Theatre, Maroussi, Athènes, (Grèce / Greece), Marusi, Atenas, Grecia

 

 

Giuseppina Volpicelli (Italie / Italy / Italia)

 

 

Coproduttori

 

 

Questa mostra è il risultato di un progetto di UNIMA (Unione Internazionale della Marionetta) per il suo 90° anniversario. Si tratta dunque di un lavoro sulla memoria che lega il passato della nostra arte con il suo futuro. Ci sono molte persone che hanno reso possibile questa mostra e alle quali saremo eternamente grati:

 

 

Marthe Adam, Cariad Astles, Beatriz Apocalypse, Walid Badr, Albert Bagno, Joan Baixas, Vladimir Bajulev, Jaroslav Blecha, Eva Brabencová, Richard Bradshaw, Z. Briggs, Centro de Documentação do Museu da Marioneta, Alfonso Cipolla, Maria Charitomeni Spatharis, Juanjo Corrales, Annette Dabs, Fabio Dal Gallo, Ulla Dengsoe, Michael Dixon, Kateřina Dolenská, Rebecca Duffeix, Mascha Erbelding, Karen Falk, Julia Fedotova, Nathalie Ferket, Eliska Finkova, Raphaèle Fleury, Lidija Franjic, José Géal, Boris Goldovsky, Tatiana Guigan, Fabrice Guilliot, Frans Hakkemars, Cheryl Henson, Martin Homan, Françoise Houtteman Flabat, Dimitri Jageneau, Pavel Jirásek, Mamika Kawajiri, Renee Kennedy, Hiroshi Kubo, Jakub Krofta, Louise Lapointe, Lovas Lilla, Marcos Malafaia, Nina Malíková, Carole Marquet-Morelle, Michael Meschke, Nina Monova, Andrea Németh, Irina Niculescu, Aurélie Oudin, Eduardo Paglieri, Dadi

 

 

Pudumjee, Ewa Pradzynska, Ulla Raitahalme, Lars Rebehn, Lina Rosa, Sergio Rower, Brigitte Sanvoisin, Mallika Sarabhai, Massimo Schuster, Wolfgang Siegel, Miruna Simian, Karen Smith, Denisa Šťastná, Nancy Staub, Nobuko Tamaki, Silke Technau, Hartmut Topf, TOPIC Tolosa, Chirag Vaishnav, Veronika Valentová, Giuseppina et/and Letizia Volpicelli.

 

 

Prestatori di immagini e video:

 

 

Amit Drori, Israele

 

 

Andrea Németh, Hongrie / Hungary / Ungheria

 

 

Basil Twist, Christopher O’Riley, États-Unis d’Amérique / United States of America /Stati Uniti d’America

 

 

Berndt Ogrodinik, Islande / Iceland / Islanda

 

 

Central State Academic Puppet Theatre named after S.V. Obraztsov, Museum Archive, Russie / Russia / Russia

 

 

Cenzig Özek Theatre, Turquie / Turkey / Turchia

 

 

Compagnie Bagages de sable, France / Francia

 

 

Compagnie Non Nova, Phia Ménard, France / Francia

 

 

Compagnie Royal de Luxe : ©Laurent Weyl / Argos/ Royal de Luxe, France / Francia

 

 

Divadlo Řiše Loutek, République Tchèque / Czech Republic / Repubblica Ceca

 

 

Ecole Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette (ESNAM) – Photos Christophe Loiseau, France / Francia

 

 

– Présentation du stage La marionnette et son espace dirigé par Ézéquiel Garcia-Romeu. Eli Neva Jamarillo, Blanche Lorentz, Sayeh Sirvani et Cassiel Bruder. (primo anno, gennaio 2017)

 

 

– Présentation du workshop The Ventriloquists Convention de Gisèle Vienne et Dennis Cooper, dirigé par Gisèle Vienne, Jonathan Capdevielle et Kerstin Daley-Baradel. Jeanne Marquis, Zoé Lizot, Sayeh Sirvani, Emily Evans, Eli Neva Jaramillo, Cassiel Bruder, Matthias Sebbane, Blanche Lorentz, Eve Bigontina, Coraline Charnet et Tristan Lacaze. (2º anno, aprile 2018)

 

 

– Parade. Une traversée des paravents d’après l’oeuvre de Jean Genet, sous la direction d’Éloi Recoing.

 

 

– Cassiel Bruder, Jeanne Marquis et Eve Bigontina. (Spettacolo del 2º anno, giugno 2018)

 

 

– Jeanne Marquis, Emily Evans, Angie Mercier (studente di ESAD, Parigi), Cassiel Brude et Eve Bigontina. (Spettacolo del 2º anno, giugno 2018)

 

 

– Kafka-Komplex. Le vrai chemin passe par un fil, d’après les Cahiers In-Octavo de Franz Kafka, sous la direction de Frank Soehnle.

 

 

– Matthias Sebbane et Tristan Lacaze. (ESpettacolo del 2º anno, giugno 2018 ).

 

 

– Zoé Lizot, Matthias Sebbane et Sayeh Sirvani. (Spettacolo del 2º anno, giugno 2018).

 

 

– Présentation de n du stage La Marionnette à fils dirigé par Mary Sharp et Frank Soehnle. Jeanne Marquis et Zoé Lizot. (2º anno, marzo 2018)

 

 

– Présentation de n du stage Marionnettes et improvisation musicale dirigé par Brice Coupey et Jean-Luc Ponthieux. Zoé Lizot et Blanche Lorentz. (3º anno, febbraio 2019)

 

 

– Gorilla Gorillai, solo de Coraline Charnet. (3º anno, dicembre 2018)

 

 

– Criste, solo d’Emily Evans. (3º anno, dicembre 2018)

 

 

– Alors carcasse, solo de Jeanne Marquis. (3º anno, dicembre 2018)

 

 

– Cela aussi passera, solo de Matthias Sebbane. (3º anno, dicembre 2018)

 

 

– Les Mille et une nuits, solo de Sayeh Sirvani. (3º anno, dicembre 2018)

 

 

– L’île du crâne, solo de Tristan Lacaze. (3º anno, dicembre 2018). Cenzig

 

 

Figuren theater tübingen, Allemagne / Germany / Germania

 

 

GALLICA BnF, France / Francia

 

 

Giuseppina Volpicelli, Maria Letizia Volpicelli, Italie / Italy / Italia

 

 

Grupo de Teatro De Pernas Pro Ar (Photo de Raquel Durigon), Jackson Zambelli, Brésil / Brazil / Brasile

 

 

Handspring Puppet Company, William Kentridge, Afrique du Sud / South Africa / Sudafrica

 

 

Heather Henson, États-Unis d’Amérique / United States of America / Stati Uniti d’America

 

 

Ilka Schönbein, Allemagne / Germany / Germania

 

 

Institut International de la Marionnette, Fonds Chesnais, France / Francia :

 

 

· Theatre de l’arc en ciel aux Archives de la danse, 1934

 

 

· 11th UNIMA Congress, International Festival of Puppet Theatres, Charleville-Mézières, 1972, programme cover

 

 

· 11th UNIMA Congress, International Festival of Puppet Theatres, Charleville-Mézières, 1972, schedule booklet

 

 

Ishara Puppet Theatre Trust, Dadi Pudumjee, Inde / India

 

 

La Fura dels Baus, Espagne / Spain / Spagna

 

 

Lutkovno gledališče Ljubljana, Slovénie / Slovenia

 

 

Michael Meschke, Suède / Sweden / Svezia

 

 

Musée des arts de la marionnette – Lyon, MAM / Musées Gadagne, France / Francia

 

 

Museu da Marioneta, Lisboa, Centro de Documentação, Portugal / Portogallo

 

 

Muzeum loutkářských kultur, Chrudim, République Tchèque / Czech Republic / Repubblica Ceca

 

 

Onirica Mecánica, Spain / Spagna

 

 

Petőfi Irodalmi Múzeum – Országos Színháztörténeti Múzeum és Intézet, Bábtár, Hongrie / Hungary / Ungheria

 

 

Plexus Solaire, France / Francia

 

 

Puppentheatersammlung, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Allemagne / Germany / Germania

 

 

Richard Bradshaw, Australie / Australia

 

 

Revue VU / VU magazine, France / Francia

 

 

Teater Refleksion, Danemark / Denmark / Danimarca

 

 

Theater Group Hotel Modern, Pays-Bas / Netherlands / Olanda

 

 

Theater Stadelhofen, Suisse / Switzerland / Svezia

 

 

Theatre Sew Flunk Fury Wit, Denmark / Danemark / Danimarca

 

 

Tico Film Company, Royaume-Uni / United Kingdom / Regno Unito

 

 

TOPIC, Centro International del Títere de Tolosa, Espagne / Spain / Spagna

 

 

Trio Gottschalk – Mürle – Soehnle, Allemagne / Germany / Germania

 

 

UNIMA, Worldwide

 

 

Wolfgang Siegel, Allemagne / Germany / Germania

 

 

Elenco di interviste (Attraverso gli occhi dei testimoni 3.4)

 

 

Behrooz Gharibpour – Scrittore e direttore di teatro, di teatro di figura e di cinema. Fu presidente di Mubarak UNIMA.

 

 

Biserka Assenova – Drammaturga e direttrice di teatro ceco, moglie di Franz Jageneau. Visse a Bruxelles e lavorò nel Théâtre Royal Péruchet.

 

 

Dadi Pudumjee – Fondatore e direttore del Ishara Puppet Theatre Trust. Creatore della marionetta moderna in India. Presidente di UNIMA.

 

 

Ekaterina Obraztsova – Nipote di Sergei Obraztsov.

 

 

Guadalupe Tempestini – Cofondatrice di UNIMA Argentina e UNIMA Spagna. Membra del comitato esecutivo e consigliera di UNIMA Internazionale per numerosi mandati. Ex direttrice del Teatro alameda di Siviglia. Attualmente è in pensione.

 

 

Idoya Otegui – Direttrice di Titirijai eTOPIC. Secretaria general de UNIMA.

 

 

Jacques Trudeau – Ex segretario generale di UNIMA (fino al 2016).

 

 

Karen Smith – Presidente della commissione per le pubblicazioni, vicepresidente de UNIMA.

 

 

Lucile Bodson – Membra del comitato esecutivo di UNIMA, tesorera de UNIMA.

 

 

Manuel Moran – Presidente della Commissione Tre Americhe, vicepresidente de UNIMA.

 

 

Marek Waszkiel – Storico di teatro, critico e pedagogo.

 

 

Michael Meschke – Marionettista e direttore, membro onorario UNIMA.

 

 

Nancy Staub – Marionettista, collezionista, associata alla Fondazione Jim Henson. Membra onoraria de UNIMA.

 

 

Nina Malíková – Accademica e professoressa, presidentessa di UNIMA Repubblica Ceca.

 

 

Penny Francis – Saggistagiornalista specializzata nel teatro di marionette. Membra onoraria de UNIMA.

 

 

Tang Dayu – Membro del comitato esecutivo di UNIMA, presidente della Commissione Asia-Pacifico.

 

 

Gruppo di produzione della mostra

 

 

Consiglieri di progetto, ricerca e catalogo della mostra: Cristina Grazioli, in collaborazione con Marek Waszkiel, Idoya Otegui e Lucile Bodson

 

 

Assistenti ricercatori: Sarah Vecchietti, Katya Pellicciotta

 

 

Scenografia: Dani Freixes, Eulalia Gonzalez – Cabinet VARIS ARQUITECTES

 

 

Video: Manuel Balaguer / Joan Mallarach

 

 

Grafica: Tere Moral

 

 

Comunicazione: Chroma Branding e Adriana Limousin

 

 

Implementazione e realizzazione

 

 

Coordinamento amministrativo e tecnico

 

 

UNIMA – e specialmente Idoya Otegui, ex segretaria generale, Lucile Bodson, tesorera, Emmanuelle Castang e Alexandra Nafarrate.

 

 

TOPIC, Tolosa Puppet International Centre, e especialmente María San Sebastián Poch, responsabile del museo e del centro di documentazione TOPIC.

 

 

EGEAC – Empresa de Gestão de Equipamentos e Animação Cultural – Museu da Marioneta de Lisboa e specialmente Maria Jose Machado.

 

 

Realizzazione:

 

 

Musée de l’Ardenne, Ville de Charleville-Mézières e, specialmente, Carole Marquet-Morelle e il suo staff: Charles Antoine Collin, Laetitia Dehoul, Marie Jeanne Demart, Béatrice Gonel, Claire Lignereux, Lisa Maronnier, Yanis Meddour, David Monfraix, David Nicolas, Lucille Pennel, Patricia Pérotin, Audrey Perrette, Bethina Poulain, Anaïs Samiez, Carline Teixeira de Magalhaes, Erika Wagner, Megan Zarlenga, le Service Entretien Maintenance e, particolarmente, Benoît Clérin, Frédéric Bonotti, Jean-Pierre Colas.

 

 

Con il contributo di:

 

 

la Ville de Charleville-Mézières

 

 

le Conseil départemental des Ardennes

 

 

la Région Grand Est

 

 

le Ministère de la Culture

 

 

l’Instituto Etxepare

 

 

Union Internationale

 

 

de la Marionnette, UNIMA

 

 

Secretario general de UNIMA

 

 

10, Cours Aristide Briand

 

 

B.P. 402

 

 

08107

 

 

Charleville-Mézières

 

 

(Francia)

 

 

+33 3 24 32 85 63

 

 

www.unima.org

 

 

contact@unima.org

 

 

Musée de l’Ardenne

 

 

31, Place Ducale

 

 

08000 Charleville-Mézières

 

 

(Francia)

 

 

+33 3 24 32 44 60

 

 

musees@mairie-charlevillemezieres.fr